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detto Schunt
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Ormai esiste piu' di un migliaio di video su Yutube riguardante i plastici, ma la cosa comune a tutti e' che vediamo girare piu' convogli all'infinito; si rincorrono fino allo spasimo, senza effettuare nessuna manovra.
Tra l'altro transitano vari gruppi di locomotori elettrici DB, OBB, SBB, indifferentemente anche se questi hanno una diversa alimentazione, o non sono polisistema, o circolano su linee prive di catenaria a pantografi abbassati; raramente un convoglio di carrozze estere, circola con alla testa un locomotore FS.
Questo mixer e' un sintomo di approssimazione che avviene solamente nel modellismo ferroviario, poiche' in altri settori, anche quello aeronautico, per citarne uno ad esempio, rimane categorica la realta', o per lo meno la contemporaneita' dei modelli.. -
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Caro Enzo, come ben sai sono assolutamente d'accordo con te, credo che in Italia, a parte forse chi si associa a FREMO, nessun plastico sia disegnato ed operato come una ferrovia reale.
Questi sono, purtroppo per noi italiani concetti quasi del tutto sconosciuti, a differenza del resto d'europa o degli USA, e secondo me uno dei motivi per cui i giovani non si interessano all'hobby.....
Posso pero' dire con orgoglio, e in un certo senso fregandomene dei commenti altrui, che il MIO plastico e' stato progettato e sara' costruito avendo ben in mente la possibilita' di operarlo come una ferrovia reale, e cosi' faro' utilizzando:
- un software per generare il traffico merci sulla base di quanto presente nel plastico (binari di scalo ed industrie)
- le procedure di movimento delle FS per la linea a Dirigenza Unica e Blocco Elettrico Manuale (ovviamente simulate, ma mio figlio grande gia' si e' prenotato come DU)
- composizioni realistiche anche riguardo le prestazioni delle locomotive (ho una scheda per ogni locomotiva con indicati rango di velocita' e prestazione per ogni tratta)
- il segnalamento corretto (anche se compresso)
- un orario (da gestire pero' in modalita' sequenziale in modo da poter giocare anche da solo)
ecc....
Ma tutto questo necessita di ricerca e studio della documentazione e delle procedure, ma dato il mio lavoro ci sono abituato.
A ognuno il suo. -
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detto Schunt
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Caro Maurizio - come ben sai non voglio fare nessuna polemica, o rivendicare critiche, ma ritengo giusto quella che tu hai evidenziato, cioe' un plastico deve funzionare come un impianto al vero, devano manovrare i convogli come al reale.
Purtroppo le stese Aziende fornitrici di casette, palazzi o immobili ferroviari, sono tutti quanti in scala 1: 100, per cui e facile incorrere in inesattezze di sorta, poiche' quasndo vai a realizzare qualche cosa in scala, di accorgi della diversita' .. -
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Credo che ultimamente ci sia stato un certo affinamento, in tal senso.
Cominciano a fiorire catenarie sopra pantografi alzati, una vera rarità solo una decina d'anni fa e anche la ricerca del realismo per quanto riguarda l'ambientazione ha fatto grossi passi avanti, anche per chi si affaccia da poco a questo Hobby.
Per la gestione del traffico......beh, li siamo un tantino più indietro.... -
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Vorrei aggiungere una considerazione: a volte certo materiale, o certe leggi, creano non poche limitazioni!
Prendiamo l'obbligo del SCMT/SSC dal 2014, se il plastico è post quella data, è quindi ci corrono le carrozze nelle nuove livree, le macchine devono avere le antenne SSC!
Ma ad oggi, tolto le elettriche E402/3 della Acme, non ci sono altre loco con le antenne (adesso anche la D145 piko).
E se volessi riprodurre un IC recente su una linea non eletrrificata non potrei perché manca una d445 adatta.
Poi magari ho nel parco macchine la vettura Excelsior della heris, e questa limita il passo temporale dal 1997 al 2008.
Infine, sugli scenari recenti, quante volte vengono messe le boe scmt o i pali ssc nei plastici?
La loro mancanza retrodata a prima del 2014...
Poi mancano le spie della lateralizzazione e quindi anche vetture potenzialmente ambientabili, per omissione del produttore, le devo scartare (tipo il set acme 55141, dove la gran Confort di 2cl va bene mentre la EuroFima z1 non ha le spie...).
Insomma, fare un epoca VI realistica è molto complesso 😂. -
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Sicuramente molto più che la 3 4 o anche inizio 5 come faccio io. . -
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Io trovo che il problema principale sia lo spazio. Al di là della presenza delle antenne come si fa a far circolare un merci pari al vero con una quindicina di carri? Purtroppo io non ho un capannone da dedicare al plastico e a questo punto visto che i miei limiti sono 4 o 5 carrozze e 7-9 carri merce dovrei preoccuparmi delle boe? Io ho materiale italiano salvo due o tre macchine tedesche. In genere lo suddivido per epoche e cerco di mettere i rotabili coerenti con le epoche, naturalmente ciò stride con l'attrezzatura di linea . . -
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detto Schunt
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Nel post di Tarto emergono tante problematiche, trattate tra l'latro un mio post circa la composizione dei treni.
L'introduzione degli elettrotreni a potenza distribuita risentano delle dimensioni contenute del plastico, per cui non c'e' spazio per mettere le boe, per rendere maggiormente federe l'impianto, che soffre gia' della scala ridotta degli immobili, per cui certe riduziioni si vedono palesemente. -
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Una mitigazione delle problematiche di tarto potrebbe essere quello che faccio io.
Anche io non ho un hangar, ma riproducendo linee secondarie appenniniche riesco a far circolare treni realistici di 1,80m (5 carrozze MDVE/X + locomotore), mentre i binari piu' corti ricevono tranquillamente una doppia di 668, o una 803 a tre pezzi.
Merci sull'appennino a prestazione 29 con la 424 (porrettana) siamo circa a 200/250 tonnellate, ovvero 7/8 carri a due assi o addirittura 3 Eaos carichi di rottami di ferro; per le linee diesel ancora meno, le D343 sull'appennino a stento ci arrivavano a 200 tonnellate se non volevi mandarle a 20 kmh, anche se la massima e' di circa 400.
Vapore? 80 tonnellate l'accelerato leggero come qui sotto, 1 bag e 2 carrozze a 2 assi, o 100 quello normale o il merci, volendo potete usare anche le carrozze a carrelli (2).
Infatti nella linea secondaria bastano 120 cm (o magari qualcuno in piu' se riesco), e con un piccolo fabbricato come Palena o Cansano vedete che non stonano..... provate con Google maps e vedrete.
Edited by minesweeper - 16/6/2022, 19:46. -
.Una mitigazione delle problematiche di tarto potrebbe essere quello che faccio io.
Anche io non ho un hangar, ma riproducendo linee secondarie appenniniche riesco a far circolare treni realistici di 1,80m (5 carrozze MDVE/X + locomotore), mentre i binari piu' corti ricevono tranquillamente una doppia di 668, o una 803 a tre pezzi.
Merci sull'appennino a prestazione 29 con la 424 (porrettana) siamo circa a 200/250 tonnellate, ovvero 7/8 carri a due assi o addirittura 3 Eaos carichi di rottami di ferro; per le linee diesel ancora meno, le D343 sull'appennino a stento ci arrivavano a 200 tonnellate se non volevi mandarle a 20 kmh, anche se la massima e' di circa 400.
Vapore? 80 tonnellate l'accelerato leggero come qui sotto, 1 bag e 2 carrozze a 2 assi, o 100 quello normale o il merci, volendo potete usare anche le carrozze a carrelli (2).
Infatti nella linea secondaria bastano 120 cm (o magari qualcuno in piu' se riesco), e con un piccolo fabbricato come Palena o Cansano vedete che non stonano..... provate con Google maps e vedrete.
Potresti mettere il tracciato del tuo plastico?
Grazie. -
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Devo esportarlo da wintrack che ho su un vecchio pc, ma lo faccio appena possibile . -
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Di norma un deposito deve avere una sufficiente ricettivita' basata sulle esigenze della Linea, non per ricoverate tutti i mezzi che si possiede. . -
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Anche perché i mezzi sono in giro…..
PS scusa ma non riesco a tirare fuori il file col tracciato.. -
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detto Schunt
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In un deposito locomotive, almeno per quanto lo conosco, esiste la necessita' delle fosse di visita, della colonna idrica per l'acqua, e del distributore del gasoliio, inoltre se fanno servizio locomotive a vapore, anche la carbonaia e la fossa per le scorie del forno, ( detto Ceneratoio ), inoltre e necessario anche il carro delle scorie.
Per i D.L. che hanno anche la T.E., prima dell'uscita, sara' bene posizionare anche i i pali che sorreggono gli specchi per il controllo dei pantografi posti sull'imperiale .
Va tenuto conto che l'latezza del filo di contatto nei depositi e' piu' alto ripsetto al P.F. che secondo le tebelle deve stare a 6 metri ( Considerato la maggiore dimensione dei pantografi diciamo 72/74 mm ).